“Sviluppare comunità competenti nell’accoglienza dei giovani e aiutare i giovani a scegliere ciò che è vitale per se stessi e per la comunità” è la finalità che come Ufficio di Pastorale Giovanile abbiamo individuato e ha delineato la cornice progettuale di questo anno pastorale.
Da qui, abbiamo poi delineato sei obiettivi generali, sei passi, per guidarci lungo il cammino nei prossimi mesi, il primo dei quali mette radici profonde, spinge lo sguardo in avanti e chiede di prendere la mano del vicino per tornare a essere comunità educante: Rivitalizzare la rete di chi si prende cura dei giovani. L’itinerario, iniziato con l’incontro di Movimenti e Associazioni a settembre, è proseguito il 17 Ottobre con l’incontro e la presentazione del progetto agli educatori “referenti e riferimenti” delle realtà giovanili di ciascuna Unità Pastorale della Diocesi!
E’ stato emozionante vedere la sala del Centro Onisto riempirsi di volti conosciuti e nuovi amici, curiosi di scoprire cosa li attendeva. Nei mesi precedenti, infatti, hanno ricevuto l’invito a partecipare a dei “Tavoli di confronto” in cui poter condividere e confrontarsi su alcune tematiche giovanili importanti, acquisire nuove consapevolezze e strumenti da poter riportare poi nella propria comunità di appartenenza. Questi Tavoli, di cui tre momenti verranno svolti nella parte Nord della Diocesi e tre nella parte Sud, si svolgeranno nei mesi di Novembre, Gennaio e Febbraio.
Nell’incontro di Novembre, “La postura dell’adulto ricercatore: colui che ha scelto di non abbassare lo sguardo ma di raddrizzare la schiena e alzare gli occhi”, rifletteremo insieme su orizzonti futuri autentici e accoglienti con una postura decentrata e coraggiosa; durante l’incontro di Gennaio riconosceremo e daremo voce ai giovani; infine, a Febbraio, co-progetteremo con uno sguardo creativo e generativo le nostre comunità.
Non vediamo l’ora di ri-trovare i “nostri” adulti ricercatori: “l’adulto che ha conosciuto il vuoto della notte, del bosco oscuro: e ha scelto di non abbassare lo sguardo ma di addrizzare la schiena e alzare gli occhi, per scorgere la Stella.” (Chiara Scardicchio, “Dell’amore e del merito. Grovigli e sgrovigli dell’educatore pastorale.” 2019)