“Rise Up”. È l’ora di andare controcorrente.

«Gesù ci invita a non preoccuparci per liberarci dalla paura di non avere abbastanza. È questa paura che ci fa assumere un atteggiamento predatorio nei confronti del mondo: prendere e consumare pensando solo a noi stessi».

Seconda giornata di GMG a Lisbona per i giovani della Diocesi di Vicenza e seconda mattina di “Rise Up”, il momento mattutino di confronto e di riflessione nella parrocchia di Sant’Eugenio assieme ai giovani di Forlì e di altre parti d’Italia.

A guidare la riflessione è il Vescovo Giuliano, commentando il passaggio del Vangelo di Matteo in cui si legge: “Guardate gli uccelli del cielo: non seminano e non mietono ne raccolgono nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre… Osservate come crescono i gigli del campo: non faticano e non filano eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro”.

Il cielo è nuvoloso, il vento non cessa di soffiare e il parco che si apre di fronte alla chiesa portoghese è una cornice splendida di alti alberi e cespugli fioriti. 

«Lo sguardo che ci propone Gesù è quello di Dio: non predatorio ma che si lascia stupire. Allora posso vivere libero dalla paura che tende a farmi preoccupare solo di me stesso».

La domanda consegnata ai giovani è: quali scelte compiere per andare controcorrente e assumere questo sguardo di stupore sul creato?

Ciascuno riflette e risponde, le riflessione si raccolgono in una pagina padlet: canzoni, riflessioni, immagini, riassumibili nel desiderio di incontrare gli altri autenticamente, senza pregiudizi.

Il Vescovo rilancia: «Ascoltiamo il grido dei poveri. È quello che ti cambia la vita».


Andrea Frison, La Voce dei Berici